Il Progetto ARInfuse è un progetto Erasmus finalizzato al trasferimento di conoscenze e competenze sull’uso della Realtà Aumentata per la mappatura e la gestione delle reti del sottosuolo (acqua, fognature, elettricità, gas, fibra ottica), vedere il pdf della brochure del Workoshop cliccando qui.
AMFM GIS Italia ha partecipato al Workshop offrendo contributi di approfondimento sulle problematiche e soluzioni per la “Gestione dell’informazione geospaziale nel contesto delle reti del sottosuolo”.
I dati geospaziali sono sempre stati “big data”. Lo dimostra l’adozione della terminologia specialistica da parte di tutti gli operatori del settore, avvenuta senza soluzione di continuità con le metodologie e le tecnologie esistenti che la spatial data science si è trovata ad integrare in una unica disciplina.
La Location Intelligence è un esempio rilevante di questa integrazione. Industria cresciuta dai 9 miliardi di dollari del 2014 ai circa 22 miliardi nel 2018 e che si stima raddoppierà ancora nel 2020. La Location Intelligence risponde a un’esigenza sempre più forte di dati molto accurati da utilizzare nei processi decisionali già consolidati o in quelli di automazione. Inoltre, il miglioramento della qualità dei dati di localizzazione ha effetti positivi sulla qualità delle soluzioni di Intelligenza Artificiale e dell’apprendimento automatico che si basano su dati di localizzazione (Geo.AI).
Questa visione di crescita rapida deriva anche da un trend interessante nel settore generale dell’Informazione Geografica, dove si evidenzia il nuovo approccio partecipativo e collaborativo che gli stakeholder hanno adottato, e l’ibridazione di società di mapping, di localizzazione e di servizi basati su questi, che tradizionalmente avevano un forte rapporto di lavoro ma difficilmente un obiettivo comune. La spatial data science come ambito a sé sta quindi facendo convergere tutto ciò che riguarda i GIS e l’Analytics in un unico contesto per fornire un supporto importante alla trasformazione tecnologica in atto.
La conferenza 2019 intende proporre e condividere questa visione, promuovere il dibattito tra specialisti e portatori d’interesse rispetto alle sfide che si stanno presentando e agli obiettivi da raggiungere. I relatori, provenienti dal settore pubblico e privato, saranno chiamati a porre il focus sulle sfide più importanti e sulle priorità ritenute più significative all’interno della loro organizzazione, e al tempo stesso saranno invitati ad evidenziare dal loro punto di vista le sfide e le opportunità che andranno a delinearsi nei prossimi 5 anni nel settore dell’Informazione Geografica e le implicazioni per l’intera società.
Nel pomeriggio saranno presentate delle attività progettuali che coinvolgono soci di AMFM e sono oggetto di collaborazioni con aziende ed enti pubblici.
10.30 – 13:00:Geospatial Big Data per l’Innovazione
Big Data e Azione 20 del DPCM “ProteggItalia” (Piano Nazionale per la Mitigazione del Rischio Idrogeologico, il Ripristino e la Tutela della Risorsa Ambientale) a cura di Carlo Terranova (Geoportale Nazionale – Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare)
“A misura di Comune”: uno strumento di diffusione basato sull’integrazione in tempo reale del dato statistico con la componente geografica a cura di Antonella Bianchino e Claudio Santoro (ISTAT, Ufficio territoriale per la Campania e la Basilicata)
14.15 – 15.30:Presentazione di attività progettuali in corso
Il progetto E3App (Emergency, Evacuation and Escape – E3App): Un sistema di Indoor Navigation per contesti emergenziali in strutture complesse tipicamente navali, a cura di Simone Mancini e Maria De Carlini (Eurisco Consulting) video di Michele Grimaldi e di Pietro Battistoni (Università degli Studi di Salerno)
Smart Open Urban-rural iNnovation Data (SOUND): a project for Smart Specialization Strategies and Territorial Knowledge built in an open innovation platform for economici regeneration, a cura di Carmelina Bevilacqua (Università Mediterranea di Reggio Calabria)
15.45: Conclusioni e Attività future a cura di Sergio Farrugia (AMFM GIS Italia e Stati Generali dell’Innovazione) e Calogero Ravenna (ASA Livorno e AMFM GIS Italia)
Il Sistema Informativo Nazionale Federato delle Infrastrutture, S.I.N.F.I.: questo… conosciuto
AMFM GIS Italia e Stati Generali dell’Innovazione, associazioni che collaborano su temi innovativi rilevanti della Geographic Information, intendono promuovere il S.I.N.F.I. al fine di concorrere al suo più diffuso e ampio impiego, contribuendo alla fase di popolamento e messa a regime avviata dal Ministero dell’Industria e Sviluppo Economico, M.I.S.E., attualmente in corso.
Con questo proposito, hanno proposto a INFRATEL Italia S.p.A., società in-house al Ministero dello Sviluppo Economico, a cui, tra l’altro, è affidata la gestione del S.I.N.F.I., e ad ANCI e UTILITALIA, soggetti maggiormente rappresentativi delle categorie di operatori coinvolte, di organizzare insieme questo seminario on line.
Il webinar ha l’obiettivo di illustrare le tematiche riguardanti il processo di popolamento e messa a regime del S.I.N.F.I., ed è specificatamente dedicato ai soggetti delle cosiddette Aree Interne: enti locali, provider e gestori di infrastrutture, nonché professionisti geomatici che operano all’interno di tali territori.
Il programma del webinar è stato definito in stretta collaborazione con gli esperti invitati. Ogni relatore, tenendo presente il ruolo della propria organizzazione rispetto alla fase di sviluppo del S.I.N.F.I. in corso, esporrà alle diverse categorie di operatori coinvolti il set degli elementi metodologici e procedurali ritenuti indispensabili per intervenire adeguatamente, anche in raccordo con l’iniziativa di formazione del “Delegato SINFI” in ciascuna area vasta del Paese.
Programma dell’evento:
Coordinatore: Calogero Ravenna (AM/FM GIS Italia) introduzione
L’associazione AMFM GIS Italia, nell’ambito della propria attività diretta a favorire la ricerca, la divulgazione e la promozione dell’informazione geografica e dei sistemi informativi geografici, ha indetto un concorso per l’assegnazione di due Premi riservati rispettivamente a giovani laureati (laurea triennale, laurea magistrale, master) e dottori di ricerca, per il miglior lavoro di tesi avente come oggetto la disciplina della GeoICT.
La valutazione delle candidature è stata effettuata congiuntamente da una commissione nominata dal Consiglio Direttivo di AMFM GIS Italia e dal voto espresso dai partecipanti alla Conferenza AMFM GIS Italia sulla base del poster esposto in loco.
Vince il premio riservato ai giovani laureati Francesca Coppola con la tesi dal titolo La sicurezza urbana delle comunità insediate. Una proposta metodologica risk based per l’implementazione di azioni nel Piano Urbanistico Comunale.
Vince il premio riservato ai dottori di ricerca Gabriella Graziuso con la tesi dal titolo The design of urban quality: innovative community facilities in support of strategies of urban renewal. a methodological proposal. I premi sono stati offerti da STUDIO SIT srl, socio AMFM GIS Italia.
Strumenti di Gestione ed Utilizzo dei Dati Territoriali
Dalla microzonazione sismica al remote sensing satellitare passando per l’agricoltura di precisione: le molteplici applicazioni del G.I.S. – Geographic Information System
26 marzo 2019 – Auditorium Casa della Gioventù – Ascoli Piceno
Si è svolto il 26 marzo scorso, presso l’Auditorium Casa della Gioventù ad Ascoli Piceno, un convegno che ha avuto come protagonista l’informazione geografica e che ha fatto registrare una buona partecipazione sia da parte di alcuni Istituti Superiori cittadini che del mondo delle professioni tecniche.
Gli interventi che si sono succeduti nel corso della mattinata – tutti molto apprezzati – hanno mostrato alcune concrete applicazioni in cui l’informazione geografica è utilizzata sia per ampliare la conoscenza del territorio che come supporto alle decisioni.
L’interesse dimostrato nei confronti dell’iniziativa ha confermato l’importanza di sensibilizzare sempre più l’opinione pubblica sui temi trattati e quella di avere nuove figure professionali con competenze specifiche. In tale ottica si inserisce l’accordo recentemente sottoscritto tra l’Associazione AMFM e l’Istituto Superiore “Mazzocchi – Umberto I” di Ascoli Piceno per l’attuazione del progetto “Formazione e Certificazione ECDL-GIS” che è stato presentato nel corso del Convegno e che ha fatto registrare un primo riscontro molto positivo.
Presentazione evento e saluti
– Sindaco del Comune di Ascoli Piceno – Dirigente Scolastico Istituto Mazzocchi – Umberto I – Presidente AMFM GIS Italia – Rappresentanti UNICAM – Presidenti degli Ordini e Collegi Professionali
Interventi (clicca su link blu per scaricare il pdf):
Microzonazione Sismica di Livello III del Comune di Ascoli Picenoredatta ai sensi dell’Ord. Comm. Straordinario per la Ricostruzione n. 24/2017 Presentazione dei risultati – Modalità di consultazione della Microzonazione attraverso il Portale Cartografico del Comune di Ascoli Piceno – Andrea Cola (Tecnico incaricato), Francesca Conti, Andrea Moscatelli (Stagisti corso di specializzazione FSE Il remote sensing da satellite e i vantaggi per l’agricoltura: i dati validano le intuizioni dell’agricoltore). Andrea Cruciani (CEO Agricolus srl – Perugia)
Il programma Europeo di osservazione della terra Copernicus. Parte 1 e Parte 2. –Bernardo De Bernardinis, Maria Vittoria Castellani (Coordinamento per la Copernicus Academy Nazionale)
Articolo del 15 novembre 2018 sulla rivista techeconomy 2030 di Fulvio Ananasso, Sergio Farruggia e Monica Sebillo
Abbiamo già parlato di Spatial Data Infrastructures (SDI) e Catasto delle Reti, mostrando come una declinazione estremamente rilevante di una di spatial data infrastructure (SDI) tematica, parte di una SDI nazionale, riguardi il “Catasto delle Infrastrutture”, prerequisito per la realizzazione di reti avanzate di comunicazione in fibra ottica a banda ultra-larga (BUL) a copertura capillare del Paese — next generation access network (NGAN).
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Articolo del 17 ottobre 2018 sulla rivista techeconomy 2030 di Fulvio Ananasso, Sergio Farruggia e Monica Sebillo.
L’evoluzione del sistema per la gestione delle informazioni territoriali/cartografiche di un Paese può essere ricondotta, nell’era digitale, alla definizione della Spatial Data Infrastructure (SDI) nazionale, componente del Sistema Informativo della PA indispensabile per consentire l’uso dei dati geo-referenziati ed erogare servizi efficienti di fruizione dei dati territoriali, basata sullo sviluppo di analoghe infrastrutture di livello gerarchico inferiore, regionali e locali.
Il concetto di SDI, in termini generali, individua un insieme di risorse tecniche e organizzative aggregate e impiegate per facilitare e coordinare funzionalità di accesso, utilizzo e condivisione dei dati geo-spaziali digitali.
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Articolo del 6 agosto 2018 sulla rivista techeconomy 2030 di Fulvio Ananasso, Sergio Farruggia e Monica Sebillo.
Dopo un’analisi del mercato geospaziale mondiale basata sul rapporto GeoBuiz 2018 Report, andiamo a vedere i dati della seconda sezione, che ripropone l’analisi comparativa tra 50 nazioni, rispetto al loro grado di maturità e propensione all’utilizzo delle tecnologie geospaziali, espressa in termini di Geospatial Readiness Index (GRI). Questo indicatore è stato concepito per riassumere – attraverso l’assegnazione di un punteggio finale – la capacità di sfruttare le opportunità offerte dalle tecnologie geospaziali espressa da una nazione….
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Articolo del 19 luglio 2018 sulla rivista techeconomy 2030 di Fulvio Ananasso, Sergio Farruggia e Monica Sebillo.
“Di digital transformation si continuerà a parlare alla conferenza annuale di AM/FM GIS Italia in programma a Roma, il 5 luglio prossimo”. Avevamo concluso in questo modo la presentazione di questo evento sul sito dell’associazione, dando seguito all’EUROGI Members Meeting sul tema “Geospatial & Digital Transformation key for Industrial Revolution 4.0 and Society”.
Prendendo spunto dai contenuti illustrati negli interventi proposti dai relatori invitati, approfondiremo il tema della digital transformation, specificatamente rispetto allo scenario nazionale… Continua a leggere il post su Techeconomy.it ovvero visualizza il pdf qui
Geospatial Digital Transformation: la chiave di successo per la rivoluzione industriale 4.0 verso la Società 5.0
5 Luglio 2018 – Sala del Carroccio – Via del Campidoglio, 1 – Roma
Con il patrocinio di:
Parlare di Digital Transformation è sempre più attuale e necessario. Lo abbiamo riscontrato nel corso dell’EUROGI Members Meeting sul tema “Geospatial & Digital Transformation key for Industrial Revolution 4.0 and Society”, evento realizzato da AMFM GIS Italia il 26 aprile scorso presso il Dipartimento di Informatica dell’Università degli Studi di Salerno.
Partendo da cosa si è fatto e da cosa si sta facendo, alcuni tra i principali protagonisti dello scenario nazionale – AgID, ISTAT, ISPRA, l’Università, ESRI Italia, Almaviva, Planetek e Studio Sit – hanno illustrato lo stato dell’arte italiano in questo ambito. La lezione appresa al termine dei lavori è stata focalizzata su due aspetti fondamentali: la reale dimensione che deve assumere questo fenomeno e il ruolo strategico che rivestono al riguardo le competenze digitali, con particolare attenzione al mondo dei geodati.
Le complesse azioni intraprese da AgID nel Piano triennale per l’ICT sono una testimonianza dell’ampio contesto nazionale che viene impattato dal raggio di azione della digital transformation. L’ecosistema include la Sanità, lo Stato Sociale, la Scuola, la Mobilità, per citarne solo alcuni, e il modello di interoperabilità assume un ruolo fondamentale per far dialogare istituzioni, tecnologie ed utenti. È necessario che risulti evidente che parlare di digital transformation significa uscire dai confini puramente tecnologici dell’evoluzione digitale. È vero che qualsiasi discussione fatta sui key topic della digital transformation non può prescindere dalle quattro tecnologie abilitanti, la cosiddetta Third Platform – mobile, cloud & big data analytics, social media, Internet of Things (IoT). Tuttavia, è fondamentale che la tecnologia venga considerata come strumentale a questo obiettivo, poiché il cuore della digital transformation deve essere una visione a medio-lungo termine, basata su un approccio ampio e multi-culturale dove anche altri fattori devono entrare in gioco, come ad esempio la comunicazione, la governance, l’informazione.
Un altro aspetto importante è legato alle competenze digitali. Alla velocità del cambiamento non sempre corrisponde la capacità di formare competenze adeguate. Tenere il passo richiede un processo di polarizzazione delle professioni e quindi la richiesta di specifici livelli di skill, a cui ancora non si è in grado di dare una risposta strutturale. In questo caso, è necessario innanzi tutto prendere consapevolezza di questo ostacolo affinché si intervenga con un reale processo di trasformazione. Le scuole professionalizzanti e le Università dal canto loro stanno già da tempo mettendo in campo risorse per incrementare la loro offerta formativa e adeguarla ad una domanda nuova del mercato del lavoro attuando un processo di innovazione che è implicito nella loro stessa missione. Le Istituzioni invece, così come il settore privato, hanno avuto in passato un forte effetto trainante ma oggi scontano un ritardo che, sebbene motivato da cause diverse, incide significativamente sui processi di digital transformation. Di fatto, la ricaduta effettiva di questi processi tarda a produrre i suoi effetti per una serie di limiti riscontrabili nella mancanza di un piano strutturato di reclutamento e di sviluppo delle competenze.
Questi sono alcuni dei gap ancora da colmare e che rappresentano dei mattoni importanti per costruire innovazione – obiettivo finale di questa rivoluzione – in ogni tipo di organizzazione e aspetto della società umana. Di fatto, il grande impegno (e i tanti investimenti) che le Istituzioni governative e pubbliche, la ricerca scientifica e il settore privato hanno messo e continuano a mettere in campo per alimentare questa evoluzione digitale non possono rappresentare dei silos ai quali si chiede di avere un effetto di disruption, di rottura appunto con il passato nelle fasi finali del processo generale. Occorre comprendere che abilitare la digital transformation significa impattare anche sulle attività che attengono alla sfera personale e privata della vita quotidiana di ciascun individuo.
Di digital transformation continueremo a parlare alla conferenza annuale di AM/FM GIS Italia in programma a Roma il 5 luglio prossimo. L’evento sarà l’occasione per capire come il concetto di “Società 5.0” – una nuova società intelligente che aiuta a risolvere i problemi sociali piuttosto che semplicemente migliorare la produttività – sia fortemente connesso a quello di digital transformation. L’uno non può prescindere dall’altro, poiché i benefici dell’informatizzazione e delle nuove tecnologie saranno inizialmente presenti nella sfera industriale del paese, ma andranno incentrati e indirizzati verso le persone.
Ne parleremo con l’Assessorato Roma Semplice, AgID, ISPRA, CISIS, ESRI Italia, Consiglio Regionale della Campania.
La partecipazione alla Conferenza è aperta e gratuita.
Con il contributo di
Programma e interventi
9.30: Accoglienza partecipanti
10.00: Indirizzi di saluto Monica Sebillo (Presidente AMFM GIS Italia) Flavia Marzano (Assessora Roma Semplice)